Sindrome dell’Edificio Malato: soluzioni progettuali ed errori da evitare
Dai sistemi di ventilazione all’utilizzo di materiali sostenibili, sono diverse le soluzioni per prevenire o ridurre gli effetti della SBS sugli occupanti di un edificio. Scopriamo quali sono.
Le recenti normative in tema di isolamento degli edifici hanno portato nuovamente in primo piano il fenomeno della cosiddetta Sindrome dell’Edificio Malato o SBS (dall’inglese Sick Building Syndrome). L’espressione, coniata dall’OMS oltre 40 anni fa, indica una una situazione di malessere e di discomfort che l’edificio genera nei suoi occupanti, dovuta a diverse cause, inclusi errori progettuali e utilizzo di materiali ad alto VOC. Per questo, imprese e professionisti dell’edilizia sono chiamati ad individuare soluzioni per prevenire la Sindrome dell’edificio malato, intervenendo sin dalla fase di progettazione.
Vediamo allora nel dettaglio che cos’è la SBS, quali sono le principali cause e gli errori da evitare.
Che cos’è la Sindrome dell’Edificio Malato?
Già verso la fine degli Anni ‘70, nel mondo della ricerca scientifica si inizia a parlare di office illness, con riferimento ad una sintomatologia riscontrata negli abitanti di edifici o uffici di nuova costruzione. Successivamente, nel 1986, l’OMS utilizzerà per la prima volta l’espressione Sick Building Syndrome per indicare una situazione in cui gli occupanti di un edificio manifestano fenomeni correlati al tempo trascorso all’interno di un edificio, non collegabili a specifiche malattie o cause. Secondo il rapporto dell’OMS, il 30% degli edifici di nuova costruzione o di recente ristrutturazione dell’epoca presentava condizioni di scarsa qualità dell’aria indoor (I.A.Q. – Indoor Quality Air).
Come riconoscere la SBS e quali sono i sintomi?
Per riconoscere la Sindrome dell’Edificio Malato è possibile fare riferimento ad alcuni principali sintomi correlati agli edifici e alla permanenza al loro interno:
- Prurito, irritazione, secchezza oculari o lacrimazione
- Rinorrea o congestione nasale
- Cefalea, letargia e difficoltà di concentrazione
- Tosse secca, dolore o fastidi alla gola
- Pruriti, dermatiti o eruzioni cutanee difficilmente spiegabili.
Quali sono le cause della Sindrome dell’Edificio Malato?
La Sindrome dell’Edificio malato può dipendere da diverse cause che influiscono sulla qualità dell’aria interna. Tra le principali:
- scarsa ventilazione, unita ad un eccessivo livello di isolamento dell’edificio;
- impianti di condizionamento non efficienti o mal tenuti;
- presenza di muffa e umidità da condensa,
- elevata concentrazione di CO2 e VOC;
- elevati livelli di particolato, polveri e allergeni accumulati su arredi, tappeti, tende, ecc.
- concentrazione di sostanze chimiche ed inquinanti derivanti da arredi, fumo di sigaretta, prodotti per la pulizia, materiali edili ecc.
Come prevenire la SBS?
Esistono diversi accorgimenti e soluzioni per prevenire la Sindrome dell’Edificio Malato:
- Installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, correttamente dimensionato e con dispositivo di monitoraggio dei livelli di CO2, per favorire il corretto ricambio dell’aria e il controllo dell’umidità.
- Utilizzo di materiali edili certificati a basso VOC e sostenibili, evitando materiali a rilascio di formaldeide o solventi e prevedendo adeguati tempi di aerazione post-posa.
- Predisposizione di impianti di climatizzazione e ventilazione facilmente accessibili per eseguire interventi di manutenzione e pulizia programmati e periodici, con particolare attenzione ai filtri.
- Previsione di dispositivi per la gestione e il controllo dell’umidità interna e il monitoraggio della qualità dell’aria indoor.
Perché è importante intervenire sulla sindrome dell’Edificio Malato?
La consapevolezza che il 90% delle attività umane si svolge all’interno di ambienti chiusi ha portato all’attenzione generale il tema della qualità dell’aria indoor. Questo è ancora più vero negli edifici di nuova generazione, caratterizzati da un elevato livello di isolamento termico, che richiedono un’adeguata ventilazione. Per questo, ai professionisti dell’edilizia spetta il compito di mettere in campo soluzioni per prevenire e risolvere il problema della Sindrome dell’Edificio Malato.
Tecnova Group mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni, complementari e integrabili, in grado di migliorare il comfort abitativo e la salubrità dell’aria indoor:
- Gemini è il sistema VMC che assicura un ricambio d’aria continuo con recupero di calore, riducendo accumuli di CO₂, VOC e umidità, elementi spesso collegati alla Sindrome dell’edificio malato.
- Genié è l’innovativo sistema elettrofisico che contrasta l’umidità di risalita nelle murature, prevenendo la formazione di muffa e di condensa, due fattori che peggiorano la qualità dell’aria interna.
- Isokeram (a base di microsfere ceramiche) e Isokortex (a base di sughero) sono le nuove linee di vernici a basso VOC ed ecologiche, entrambe traspiranti e formulate per ridurre l’emissione di composti organici volatili, favorendo una regolazione naturale dell’umidità e limitando la proliferazione di muffe.
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