Tutti dovremmo conoscere, ricercare e mantenere il tasso di umidità ideale. Una casa umida, come anche una realtà domestica caratterizzata da aria secca, sono infatti due situazioni che influenzano negativamente il nostro benessere e il comfort abitativo.
D’altro canto, vivere in un’ambiente con umidità e temperatura ideale ha effetti positivi sulla salute e sulla qualità della vita, sia nel breve che nel lungo termine.
Tipi di umidità
Esistono diversi modi di quantificare l’acqua presente nell’aria. In base alla misurazione scelta, si identificano queste tipologie di umidità:
- Umidità assoluta: definisce il vapore acqueo presente in un metro cubo di aria ed è espressa in grammi/volume;
- Umidità specifica: cambia in funzione di temperatura e pressione, e definisce il rapporto tra la massa di vapore acqueo e massa d’aria secca contenute in un dato volume d’aria che risulta umida;
- Umidità relativa: è costituita da percentuale di vapore acqueo presente nell’aria e quantità massima che quella massa d’aria potrebbe contenere, a parità di pressione e temperatura.
Il tasso di umidità ideale è soggettivo e varia in base a caratteristiche quali età, stato di salute e attività che si sta svolgendo (fisica o sedentaria).
Umidità ideale e temperatura
Le sensazioni che proviamo di caldo o di freddo non sono influenzate soltanto dalla temperatura reale ma anche dalla percentuale di vapore acqueo presente nell’aria di un determinato ambiente.
L’umidità ideale in casa oscilla tra il 40 e il 60% e varia in funzione della temperatura, dell’ambiente che si sta considerando e delle attività a cui è adibita una certa stanza.
Quando l’umidità è alta (>80%), accade che la temperatura percepita è sempre più soggettiva: il corpo sente più caldo o più freddo (questa situazione diventa più stressando quando si passano i 25° o quando si scende sotto i 2°).
Al contrario, siamo più predisposti a sopportare un clima secco ma quando l’umidità è molto bassa (<20%) possono subentrare difficoltà respiratorie, mancanza di salivazione e malesseri correlati.
Umidità ideale e stanze della casa
Come già anticipato, il tasso di umidità ideale varia in funzione di ogni stanza della casa e delle attività a cui è destinata.
Tendenzialmente, le stanze più umide sono la cucina e il bagno mentre l’umidità ideale per camera da letto e zona living si abbassa notevolmente sempre in funzione della temperatura.
Le condizioni microclimatiche ottimali di un ambiente, secondo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute prevedono una UR compresa tra 40-50% e temperature di 19-22°C in Inverno e valori di UR 50-60% con temperature tra 24-26°C in estate. Questi stessi valori di UR non consentono la proliferazione delle muffe.
Umidità ideale e stagioni
Anche le stagioni influenzano l’umidità del contesto domestico, ti spieghiamo come e perché.
Devi tenere sempre presente che l’umidità in casa si riduce stagionalmente durante il periodo invernale a seguito dell’utilizzo del riscaldamento mentre aumenta in estate quando l’aria calda e umida proveniente dall’esterno si raffredda entrando a contatto con l’aria delle abitazioni.
Come si misura l’umidità in casa?
Misurare questa percentuale ti consente di adottare i giusti accorgimenti in ogni stanza della tua casa per raggiungere il valore ideale o mantenere costante quello che ti fa stare al meglio.
Per misurare l’umidità in casa, puoi utilizzare un igrometro e affiancare la rilevazione della temperatura fatta con un termometro.
Se, invece, sei in fase di acquisti, puoi comprare direttamente un dispositivo digitale in grado di controllare umidità e temperatura contemporaneamente: il termoigrometro.
Hai problemi di umidità in casa? Tecnova Group ti aiuta a capire qual è il tuo problema e a trovare la soluzione più adatta a te.