Covid-19: la soluzione migliore è rappresentata dai sistemi VMC
Siamo andati avanti per diversi mesi a disinfettare le superfici pensando di risolvere il problema della presenza del Coronavirus all’interno degli ambienti chiusi. Ora uno studio approfondito ci dice finalmente che cosa è più utile fare…
Certo… ci vuole tempo per capire come fare per agire al meglio di fronte a problemi che sconvolgono la vita di quasi 8 miliardi di esseri umani. Il Covid ha preso tutti alla sprovvista e all’inizio di questa tragedia planetaria nessuno sapeva come comportarsi: mascherine si, mascherine no, distanziamento fisico di 1 metro, ma forse meglio di 2. Non abbiamo ancora capito perché nei ristoranti si possa tranquillamente mangiare a pranzo (con le dovute precauzioni), mentre a cena no: pare sia troppo pericoloso…
Oggi, però, una cosa pare sia chiarissima: siamo andati avanti per mesi e mesi a disinfettare inutilmente le superfici, pensando di risolvere il problema della presenza del Covid all’interno degli ambienti chiusi. Uno studio approfondito ci dice infatti che è stato tutto inutile e che se invece avessimo provveduto ad aprire semplicemente le finestre avremmo risolto il problema in modo più efficace.
Ovvio: tenere aperte le finestre di un locale o di casa propria in pieno inverno è sicuramente molto efficace contro il virus, ma altrettanto improbabile, dato il freddo e il gelo. C’è però un’alternativa: i sistemi di ventilazione. Andiamo però con ordine.
L’approfondimento della rivista Nature
La rivista Nature ha recentemente dedicato un approfondimento dove ha posto a confronto le nozioni apprese sulle modalità di trasmissione del virus, che raramente si diffonde in modo diverso dall’inalazione di aerosol, con le linee guida delle autorità sanitarie che insistono sull’importanza di sanificare le superfici.
L’approfondimento pone l’accento sulle parole di Emanuel Goldman, microbiologo della Rutgers New Jersey Medical School di Newark: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha sempre evidenziato l’importanza di pulire e disinfettare le superfici nei contesti sociali – sostiene Goldman – ma è difficile che SARS-CoV-2 si trasmetta tramite superfici contaminate”. L’affermazione di Goldman, che si riferisce a uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, si basa su numerose evidenze scientifiche.
“È più facile pulire le superfici che migliorare la ventilazione – ha commentato Goldman – per questo governi, aziende e persone continuano a investire enormi quantità di tempo e denaro in sforzi di pulizia profonda, quando invece un buon sistema di ventilazione potrebbe essere più efficace”.
Abbiamo dunque gettato al vento milioni e milioni di euro e di dollari in tutto il mondo per sanificare inutilmente le superfici di locali e ambienti? Pare proprio di sì. Per fare solo un esempio, la New York Metropolitan Transit Authority (MTA), che gestisce i trasporti nella metropoli statunitense, ha speso 484 milioni di dollari per sanificare i veicoli di trasporto.
L’esempio virtuoso della regione Marche
Non sappiamo se la regione Marche abbia letto le parole di Goldman, o qualche studio analogo che ne conferma la tesi. In ogni caso ha dato un forte segnale e si è mossa in una direzione lungimirante: la Giunta regionale ha infatti recentemente approvato lo schema per attivare il contributo a favore di Comuni e Province destinato all’installazione nelle aule scolastiche di impianti di ventilazione meccanica finalizzati al ricambio d’aria. Un primo finanziamento da 2 milioni di euro per migliorare la qualità e la sicurezza degli ambienti che ospitano gli studenti marchigiani.
“La Regione – osserva Francesco Baldelli, Assessore con delega anche all’Edilizia Scolastica – ha mantenuto la promessa fatta e, con concretezza e determinazione, ha impegnato risorse e avviato l’iter in tempi celeri. Un intervento che abbiamo ritenuto doveroso svolgere dopo aver constatato l’inadeguatezza degli interventi del governo sulla sicurezza delle aule scolastiche”.
Meglio tardi che mai, direbbe qualcuno. Sperando che l’iniziativa della Regione Marche rappresenti un esempio per tutti, al fine di contrastare in modo efficace e intelligente il nemico invisibile che ha cambiato la vita del genere umano in tutto il mondo.
Ma che cosa sono i sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata?
I sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) gestiscono il ricambio d’aria tra l’interno e l’esterno di un ambiente, estraendo quella interna da una parte e immettendo aria nuova dall’esterno, dopo averla sanificata per mezzo di potenti filtri. L’aria interna, finalmente pulita e sana, permette di creare un ambiente salubre e confortevole dove si vive meglio.
Geniair ad esempio, prodotto proposto da Tecnova Group, rappresenta la soluzione ideale per garantire il ricambio dell’aria ad altissima filtrazione e il recupero del calore in edifici residenziali, uffici, locali pubblici e commerciali: permette infatti all’aria che è all’interno degli edifici di circolare e di rinnovarsi scambiandosi con l’aria che è all’esterno. In questo modo l’aria interna ricca di inquinanti viene espulsa al di fuori dell’appartamento e al tempo stesso il sistema preleva l’aria esterna, la purifica e la immette all’interno dell’abitazione. Questo scambio avviene nel rispetto dei livelli di efficienza energetica dell’abitazione attraverso il recupero del calore.
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