Dl Emergenze: sbloccato il programma ‘Scuole innovative’
Le nuove disposizioni dello Stato in materia scolastica riguardano anche le sedi fisiche in cui ci si approccia al mondo dello studio. Molte voci del DL Emergenze, non a caso, riesaminano anche l’edilizia, per la quale recentemente sono stati stanziati circa 27 milioni di euro. Il denaro è stato recuperato da fondi Inail e tra il 2018 ed il 2020 verrà utilizzato per costruire delle nuove scuole innovative.
Esse dovranno obbedire a moderni criteri architettonici (più che l’aspetto dell’edificio si intende quindi privilegiare la sicurezza, soprattutto in materia di prevenzione di crolli causati da terremoti) e impiantistici (si mira al potenziamento energetico e all’investimento su tecnologie green).
Tali edifici, costruiti a partire da quest’anno, verranno rimborsati all’Inail, per così dire, dalle Regioni sotto forma di canoni di locazione delle strutture.
Scuole innovative: storia di un progetto di rinnovamento
L’idea risale addirittura al maggio del 2016. Da quel momento il progetto ha purtroppo conosciuto molte fasi di stallo. Una di queste è legata ad una richiesta dell’ANAC esplicitata in corso d’opera.
In particolare l’Autorità Nazionale Anti Corruzione avrebbe stabilito che gli architetti firmatari dei progetti approvati dal MIUR non avrebbero potuto in nessun caso seguire la realizzazione del loro lavoro.
Inoltre, dato che gli avvisi di gara presentavano alcune irregolarità, i Comuni sono stati obbligati dall’ANAC a diffondere un nuovo bando stavolta conforme alle normative attualmente in vigore.
Soltanto nel corso dei primi mesi del 2018 è stato infine possibile appurare quali, tra i 1238 progetti presentanti all’attenzione del MIUR, potessero godere dei suddetti finanziamenti. Il programma prevedeva in origine la selezione di 51 lavori, in realtà però sono stati soltanto 50 gli architetti premiati (manca all’appello infatti il Comune di Catanzaro, nel quale non è stato possibile eleggere un progetto che rispondesse pienamente alle esigenze del MIUR).