Coronavirus: la Fase 2 dei cantieri edili, ecco le linee guida
I cantieri edili sono stati tra le prime attività a far partire la Fase 2. Ecco in quale modo hanno riaperto i lavori…
Da pochi giorni è stata attuata la fase 2 e finalmente gli imprenditori del settore edile hanno potuto riprendere le loro usuali attività. Ma come hanno gestito la sicurezza per prevenire i contagi? Questo è un vero e proprio dilemma, perché se fino adesso il contagio è stato attenuato stando a casa, ora il rischio potrebbe essere elevato.
Vediamo in questo articolo cosa prevedono le linee guida.
Fase 2 nei cantieri edili
Prima di tutto i lavoratori dovranno essere informati in merito alla sicurezza sul lavoro, quindi sarà il datore di lavoro che avrà il compito di comunicare le normative che bisogna rispettare, pertanto le varie informazioni potranno essere date attraverso cartelli o materiale informativo. Il lavoratore a sua volta, firmerà un modulo in cui dichiara di aver preso visione di quanto scritto.
Lo stesso discorso vige anche per i lavoratori autonomi, i quali dovranno essere ugualmente informati in merito alle misure e alle precauzioni da adottare.
Inoltre, il datore di lavoro sarà tenuto a rilevare la temperatura di ogni dipendente, ovviamente il tutto si svolgerà nel pieno rispetto della privacy. Se malauguratamente ad uno dei dipendenti verrà rilevata una temperatura superiore a 37,5° il datore di lavoro comunicherà a chi di competenza, eventuali pericoli, nonchè i locali dove l’individuo dovrà permanere in caso di sintomi influenzali. Ovviamente non sarà consentito l’accesso al cantiere.
Per limitare il più possibile il rischio di contagio del virus Covid-19, l’azienda avrà l’obbligo di mettere a disposizione dei dipendenti, detergenti per le mani ed eventuali procedure per effettuare nel giusto modo l’igiene. Oltre a tutto questo, dovrà garantire la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni. Ovviamente tutto questo avrà un costo per la società stessa, per far fronte agli oneri da sostenere sarà necessario un confronto con gli organismi appositi.
Modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri
Per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra fornitori esterni e dipendenti, sarà necessario, ove possibile, che gli autisti dei mezzi di trasporto rimangano a bordo dei propri mezzi e che non abbiano accesso ai locali chiusi.
Per quanto concerne le attività di carico/scarico il trasportatore avrà l’obbligo di mantenersi ad un metro di distanza.
Per poter riaprire i cantieri gli imprenditori dovranno attenersi ad un’altra serie di condizioni in maniera tale che il tutto venga svolto a regola d’arte e non ci siano errori, perché la violazione di una sola normativa potrebbe costare molto cara.
Ecco le condizioni da parte dei sindacati che sono concordi nel riaprire i cantieri ma solo ed esclusivamente se sussistono i giusti requisiti:
- Tutti i datori di lavoro dovranno attenersi ai protocolli sottoscritti con il MIT;
- L’azienda dovrà rendere disponibili, nelle giuste quantità, i DPI che occorrono;
- La società edile avrà l’obbligo di possedere gli strumenti necessari per verificare che il tutto venga svolto a regola d’arte per il contenimento del contagio;
- Emissione di sanzioni penali severe, se qualcuno proverà a fare il furbo.