LA SOLUZIONE DEL PROGETTISTA

Una casa singola con problemi di coibentazione e muffa

L’esigenza del committente

Il Committente ha contattato la sede di Tecnova Group all’inizio dell’estate 2017 perché, pensando all’imminente inverno, aveva intenzione di incrementare “l’isolamento termico” ed avendo seguito il programma TG Leonardo in cui si era stato presentato il prodotto Enerpaper si era interessato alla soluzione tecnica e tramite ricerca on – line aveva consultato il sito web di Tecnova Group all’interno del quale ha potuto visionare anche gli altri prodotti proposti dall’azienda. Inoltre la loro abitazione presentava, anche se non accentuati, fenomeni di muffa e risalita capillare e si era in fase di valutazione di ulteriori interventi al fine di riqualificare compiutamente e definitivamente l’intero fabbricato.

Il Progettista: Massimiliano Callura

Laureato in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Milano, svolge l’attività di Ingegnere con particolare riferimento alla riqualificazione di fabbricati occupandosi anche di soluzione tecniche progettuali innovative nel risparmio energetico, contabilizzazione del calore, nonché nella prevenzione incendi. Nel 2016 ha fondato la società NBT – New Building Technologies che ha come “obiettivo principale” promuovere ed utilizzare “nuove tecnologie” nella realizzazione e nella riqualificazione degli edifici.

L’EDIFICIO

E’ un fabbricato del tipo “casa singola” costituito da un’autorimessa e da ulteriori tre piani, il livello I° adibito a zona giorno, il piano superiore a zona notte mentre l’ultimo è una mansarda con camera e servizi.

IL PROBLEMA

Il problema segnalato dal Committente è relativo alla scarsa coibentazione nonché alla presenza di muffe ed umidità da risalita capillare in parte dell’abitazione.

LA SOLUZIONE

Il problema è stato risolto intervendo con insufflaggio in abbinamento al Termoshield, (TermoZero kit) ed installando due Gemini ed un Genie’ nonché utilizzando prodotti della linea Evercem.

L’intervento del progettista

Si sono svolti due sopralluoghi con l’obiettivo di “identificare” tutte le problematiche e le relative cause, nonché al fine di verificare la possibilità di intervenire con l’insufflaggio, creando così uno schema cartaceo di controllo parametri da compilare in loco. Valutati tutti i dati assunti, prima in situ, poi in studio, si è effettuato un ulteriore sopralluogo adottando la “check – list” preventivamente ed appositamente redatta in relazione a quando si era riscontrato durante i precedenti sopralluoghi. Da qui, raccolti i dati, si sono individuate le problematiche e si è svolto un ulteriore sopralluogo, definitivo, stabilendo gli interventi da compiere, come segue:

1. Sanificazione degli ambienti contaminati

Il primo passo è stato quello della sanificazione degli ambienti contaminati, utilizzato VitalAktive / Sanosil direttamente sulla muffa visibile della muratura lasciandolo agire come consigliato dal produttore.

2. Risalita capillare

Si è riscontrato nel vano scale, nella parte che collega l’autorimessa con il I° livello, (zona giorno), la presenza di umidità da risalita capillare che derivava dalla presenza dell’elemento architettonico “roccia”. In effetti all’interno del vano scale vi è una parte dello stesso in cui è a vista la roccia che risulta essere parte integrante del muro controterra, come si nota nell’immagine di seguito.

3. Riduzione dei tassi di umidità relativa

Essendo il fabbricato utilizzato come “seconda casa”, ovvero come “casa vacanze” ed essendo lo stesso ubicato in località che può considerarsi montana, durante i periodi in cui i proprietari dimorano nell’abitazione principale, in altra sede, all’interno dell’abitazione si crea condensa a causa della temperatura bassa interna all’edificio. Al fine di eliminare tale fenomeno si sono installati specifici apparati che permettono il ricambio continuo dell’aria eliminando le problematiche di eccessiva umidità relativa.

4. Isolamento Termico

Si è proceduto, dopo accurata analisi e con valutazioni oggettive, ad effettuare l’insufflaggio ed alla posa del Termoshield. L’intervento ha fatto sì che la trasmittanza diminuisse da un valore
di circa 0,55 W/m2K a 0,21 W/m2K con la posa del TermozeroKit di cui il valore di circa 0,29 W/m2K raggiunto con il solo insufflaggio per uno spessore pari a 6 cm circa, rientrando così, appieno, nei parametri di “riqualificazione energetica” stabiliti da normativa e dando al committente la possibilità di usufruire dello sgravio fiscale massimo.
Tale tipo di isolamento termico, come risultato da verifiche “a posteriori” ha dato, anche se di minimo spessore un notevole beneficio, infatti già durante la posa, (mese di ottobre), effettuato l’insufflaggio su un livello, (zona giorno), accendendo l’impianto di climatizzazione invernale, si è notato che il periodo di funzionamento per raggiungere la temperatura desiderata si è abbassato di circa due ore, ovvero avviato l’impianto la sera dalle ore 19.00 alle ore 23.00 si è raggiunta agevolmente la temperatura dei 20° C; si è spento e la mattina successiva, riavviando l’impianto alle ore 7.00 alle ore 9.00 si è constatato che si era raggiunta, nuovamente, la temperatura dei 20° C. Tali risultati si sono ottenuti solo con Enerpaper, in quanto la prova, a “mò di collaudo”, al fine di testare la prima parte dell’intervento è stata svolta quando non ancora era stato posato il Termoshield.

5. Opere complementari

Al fine di dare un’opera definibile “alla regola dell’arte” si è intervenuti sul rivestimento in pietra presente lungo tutto il perimetro del fabbricato e sulle parti in CA esposte.