Salubrità dell’aria: La Certificazione di Biosafe
Biosafe è una realtà italiana che si occupa di valutare e documentare i livelli di salubrità dell’aria, al fine di tutelare la salute degli occupanti degli edifici
Purtroppo l’aria, ne siamo tutti consapevoli, ormai non sempre è pulita e respirabile come dovrebbe: la certificazione Biosafe si occupa proprio di valutare e documentare i livelli di salubrità dell’aria con particolare attenzione alle condizioni ricreatosi all’interno di un immobile, preferibilmente ancora in fase di ristrutturazione.
Perché eseguire simili rilievi? Perché, anche se nessuno di noi se ne accorge, gli edifici in cui trascorriamo le nostre giornate, quindi l’ufficio, la scuola e persino l’abitazione, sono luoghi in cui con crescente frequenza si riscontra la presenza di VOC, vale a dire molecole organiche volatili sprigionate dalle vernici, dalle suppellettili ed in generale da un gran numero di materiali edili.
Inutile dire che la loro inalazione ripetuta e costante non giova di certo alla salute. Proprio in questi anni anzi si è scoperto che essa è la causa principale della Sick Building Syndrome, vale a dire di un complesso ventaglio di disturbi e patologie che interessano pelle e vie respiratorie ma che possono sparire facilmente una volta abbandonato l’ambiente insalubre.
In Italia il problema interessa più o meno il 10% della popolazione. È in questo contesto che entra in gioco Biosafe, la Certificazione di Salubrità Ambientale che, oltre a quanto sopra specificato, attesta anche l’utilizzo da parte di costruttori e progettisti di materiali edilizi di qualità che non rilascino quindi nell’atmosfera i VOC, o quanto meno, che siano in grado di ridurne sensibilmente i livelli di emissione. Tale perizia può essere effettuata su ogni genere di immobile pubblico o privato.
Chiaramente essa ha senso, nella stragrande maggioranza dei casi almeno, quando l’edificio è ancora in fase di costruzione ed è quindi possibile intervenire in corso d’opera optando magari per materiali bio-compatibili che sostituiscano altri prodotti, magari più economici ma sicuramente meno salutari.
Su strutture già fruibili ed un po’ datate la misurazione dei livelli raggiunti di VOC può indicare invece la necessità di riqualificare interamente o almeno in parte (magari installando, risanando o rimodernando gli impianti di ventilazione meccanica controllata) lo stabile.
Certificazione Biosafe: quanto costa?
La certificazione Biosafe ha un prezzo effettivo (spesa vera e propria) ed uno simbolico (adozione di comportamenti ben precisi). Per essere più chiari insomma, prima di definire il costo dell’operazione in senso stretto, bisogna specificare che se si intende superare l’esame è necessario assumere determinati atteggiamenti e prendere decisioni ben precise in merito alla conduzione del cantiere ed all’impiego dei materiali edili (punto quest’ultimo su cui si è già abbondantemente discusso).
In primo luogo sarà necessario vigilare affinché nessuno fumi. I prodotti utilizzati poi, soprattutto quando si ha a che fare con spray o con schiume sigillanti, devono essere opportunamente certificati.
Ma non finisce ancora qui. Qualsiasi vettura o macchinario dotato di motore a scoppio presente all’interno del cantiere potrà circolare soltanto se dotato di prolunghe atte a consentire lo smaltimento dei fumi di scarico.
Ultimati i lavori, i tecnici Biosafe effettueranno un sopralluogo attenendosi rigidamente al protocollo stabilito dall’UNI-EN 14412, il tutto con un’incidenza media del 2% sui costi di costruzione.